Il 5 febbraio 2025 l’edificio ha ottenuto la certificazione ufficiale da USGBC con il livello massimo.
“Un risultato davvero straordinario per l’intero progetto del Tecnopolo di Bologna; la certificazione ottenuta per l’edificio di Cineca INFN si aggiunge a quella ottenuta nel 2021 per l’edificio del Centro Meteorologico Europeo, entrambi con il livello Platinum. Siamo davvero orgogliosi di tutta la squadra che opera da anni nel settore della certificazione energetico-ambientale e che con tanto impegno e professionalità ha lavorato per ottenere questo ulteriore risultato. Anche per questo edificio l’obiettivo era raggiungere la certificazione LEED di livello Gold, mentre sono stati raggiunti 82 punti raggiungendo così il livello Platinum”. Questo il commento della Dott.ssa Francesca Rametta, Presidente del CdA di Airis.
L’edificio di Cineca presso il Tecnopolo di Bologna si colloca al 5° posto nel mondo fra gli edifici che hanno ottenuto la certificazione LEED v.4 BD&C:Data Center di massimo livello. L’Arch. Lorenzo Malucelli, collaboratore di Airis e Project Manager ribadisce quanto si ritenga soddisfatto del risultato raggiunto che, sino all’ultimo, è stato “atteso e sperato ma non scontato”. A queste parole si aggiungono i complimenti e le congratulazioni da parte di tutti i membri del CdA di Airis ed in primis dell’Ing. Irene Bugamelli, Direttore Tecnico e Consigliera del CdA di Airis, nonché capo progetto per Airis con responsabilità di coordinamento della commessa del Tecnopolo di Bologna: “Non ci aspettavamo un ulteriore risultato così eccezionale, ma eravamo certi che la squadra avrebbe operato al meglio per garantire, come sempre, una qualità ineccepibile delle attività”.
La certificazione LEED appena ottenuta per l’edificio di Cineca INFN è il risultato di un’azione condivisa e sinergica di un intero gruppo di lavoro; oltre ad Airis ed alla capogruppo del team di progettazione in Associazione Temporanea di Imprese – GMP Generalplanungsgesellschaft mbH di Amburgo, i ringraziamenti e festeggiamenti vanno esteri a quanti lo hanno reso possibile sin dall’inizio: progettisti, strutturisti, impiantisti ed ovviamente chi ha svolto il coordinamento, ed il raggruppamento di imprese esecutrici e ultima, ma non ultima, la Committenza CINECA e INFN. “Impossibile citare tutti i nomi, ma siamo grati per il prezioso apporto e la professionalità con cui ognuno dei colleghi ha contribuito al raggiungimento di questo straordinario risultato. A tutti vanno i nostri più sinceri ringraziamenti” chiosa Francesca Rametta.
Il progetto
Il Data Centre di INFN trova spazio insieme al Data Centre di CINECA all’interno di un’area di circa 15.000 mq, dove le due infrastrutture condividono gli impianti tecnologici e i sistemi di sicurezza e sorveglianza. INFN porterà all’interno di uno dei padiglioni di Nervi chiamati “Botti”, uno dei più potenti data centre in ambito scientifico (INFN Tier 1), utilizzato per l’elaborazione dei dati prodotti da LHC – Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, oltre che per dati gestiti da INFN per molti altri esperimenti, principalmente di astrofisica delle particelle e di fisica del neutrino, nell’ambito di collaborazioni con diversi Ministeri. Il Data Centre di CINECA si colloca all’interno del padiglione laterale al gruppo delle “Botti” e condivide con INFN-CNAF le aree dedicate all’impiantistica elettrica e meccanica, collocate su Via Ferrarese. Leonardo, il nuovo supercomputer di classe pre-exascale, costituisce il cuore di questo Data Centre. Il progetto per il sistema Leonardo è stato presentato dal CINECA in rappresentanza dell’Italia in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e approvato dalla Joint Undertaking Europea EuroHPC. Leonardo proietta l’Italia verso il calcolo per la ricerca e l’innovazione tecnologica a livello internazionale.
Il progetto riguarda la creazione di un data center all’interno del nuovo Tecnopolo, situato nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi, un edificio storico progettato da Pier Luigi Nervi nel 1949. Il data center ospiterà supercomputer destinati a calcoli avanzati in ambito scientifico e tecnologico, nonché sistemi “mission critical” a supporto di servizi per amministrazioni universitarie e per il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca.
Una delle sfide principali consiste nel preservare ampie porzioni dell’edificio originario, che sono vincolate dalla Soprintendenza, integrandole con le nuove costruzioni. La parte nuova del polo tecnologico sarà collocata sul lato ovest del lotto dell’ex Manifattura, mentre alcune strutture esistenti verranno ristrutturate per ospitare parte delle attrezzature. Il progetto prevede la creazione di diverse funzioni all’interno del centro, tra cui: Data Hall con spazi per l’espansione, uffici e Loading bay, con relativi vani a servizio del personale, impianti elettrici e meccanici. Saranno anche previsti vani tecnici per funzioni speciali come il sistema di soppressione incendi e i quadri elettrici, oltre a spazi per la manutenzione e la circolazione.
Il sito scelto è già edificato, una scelta che riduce l’impatto ambientale, limitando la pressione sugli ecosistemi e favorendo il riutilizzo delle infrastrutture esistenti. La strategia di progettazione punta a minimizzare l’impronta edilizia, concentrando l’intervento su aree già antropizzate, un approccio che promuove anche lo sviluppo sostenibile del contesto urbano circostante.
Per quanto riguarda il verde, il progetto è stato realizzato in sinergia con quello dell’intero comparto e include l’uso di specie vegetali autoctone o adattate, nonché di prati rustici a basso consumo di acqua. Il sistema di irrigazione sarà altamente efficiente, con tecnologie ad ala gocciolante e una centralina intelligente che regolerà i volumi di acqua in base alle condizioni meteorologiche e del terreno, riducendo gli sprechi.
Airis srl ha realizzato tutti gli studi ambientali propedeutici alla progettazione e fornito la consulenza in fase di gara, e in qualità di LEED Administrator e LEED Project Manager, ha supportato il gruppo di consulenti nelle diverse fasi di perfezionamento del progetto ed ha affiancato la committenza in veste di LEED Consultant nella fase di realizzazione dell’intervento ai fini della certificazione LEED v4 BD&C con livello PLATINUM. Il progetto registrato al Green Building Certification Institute (GBCI) è stato appaltato al raggruppamento di imprese vincitrici di un bando europeo e il gruppo di consulenti, con la supervisione di Airis, ha perfezionato la documentazione inviata a Design Review. Inizialmente il Progetto era stato garantito per la Certificazione LEED di Livello Gold, come da contratto. Successivamente, a valle della consegna dell’esecutivo, con tutte le informazioni a disposizione, grazie ad alcune varianti migliorative proposte, i revisori hanno premiato il progetto con il punteggio finale di 82 punti, ergo il Livello Platinum, dell’edificio.
Il Tecnopolo di Bologna
L’intervento del Tecnopolo mira alla riqualificazione dell’area urbana dell’ex Manifattura Tabacchi a Nord di Bologna, che per un trentennio è stata del tutto abbandonata.
Lo sviluppo del Tecnopolo di Bologna è stato concepito come un vero e proprio hub di livello nazionale ed europeo su big data, climatologia, Human Habitat.
Al suo interno, su un’area totale di oltre 120mila metri quadri, oltre ad essere prevista la nuova sede del Data Center del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) – organizzazione internazionale con sede a Reading (UK) che vede la partecipazione di 22 Stati membri, fra cui l’Italia, e 12 paesi cooperanti – che ospiterà a regime due High Performance Computing fra i più potenti al mondo, si vedrà la presenza anche di altri due data centre ad elevate prestazioni a carico di Cineca e Infn, in quanto aggiudicatari di una delle macchine europee Hpc voluta dalla Dg Connect della Commissione Europea. Dal 2022 sarà pertanto ospitata anche la macchina europea Leonardo, dedicata al calcolo scientifico ad alta prestazione.
È, inoltre, già previsto l’insediamento del centro di ricerca ENEA negli ambiti delle energie rinnovabili e dell’economia circolare, delle Bio-banche dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, del Competence Center Nazionale BI-REX per industria 4.0, e della Società ART-ER, società consortile della Regione Emilia-Romagna per la ricerca e l’innovazione, che associa tutte le Università e i Centri di ricerca nazionali presenti nella Regione Emilia- Romagna.
Altre aree saranno invece dedicate all’insediamento di centri di ricerca delle imprese delle filiere strettamente connesse con la Strategia di specializzazione Intelligente della nostra Regione. La Regione è inoltre al lavoro con il Ministero della Ricerca e con il Ministero degli Affari Esteri per la localizzazione delle ulteriori attività di ricerca di livello nazionale e internazionale previste nell’edificio F2, già finanziato dal MAECI.
Un risultato davvero straordinario non solo per Airis e per tutti i professionisti che hanno collaborato al progetto, ma anche per la città di Bologna, per la Regione Emilia-Romagna, per la Comunità del Green Building Council e soprattutto per il mondo della sostenibilità dell’ambiente costruito. Un vero passo in avanti nella comune mission di rendere le nostre città e la nostra vita più sostenibile.